Alle pendici dei Monti Iblei, in provincia di Siracusa, il comune di Palazzolo Acreide si mimetizza con il paesaggio dell’entroterra siciliano. Benché abbia origini antichissime, la Palazzolo Acreide di oggi non è la stessa di migliaia di anni fa: nel gennaio del 1693 un terribile terremoto distrusse tutte le città della Val di Noto, cancellando per sempre chiese e dimore aristocratiche. In compenso la forza d’animo dei cittadini e la loro voglia di ricostruire ci hanno consegnato una Palazzolo Acreide rinnovata, tutt’altro che decadente, così raffinata da guadagnare il titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO, insieme alle altre città barocche della Val di Noto riedificate dopo il sisma.

Il cuore di Palazzolo Acreide

Piazza del Popolo, ampia e accogliente, rappresenta il cuore di Palazzolo Acreide ed è dominata dalla chiesa di San Sebastiano, cui si accede mediante una spettacolare scalinata. All’interno sono conservati notevoli dipinti come l’immagine di Santa Margherita da Cortona realizzata da Vito d’Anna e pregevoli decorazioni a stucco della fine del Settecento. Tante altre chiese si incontrano lungo le strade di Palazzolo. Da vedere la Chiesa di San Antonio Abate, rimasta incompiuta. E quella dedicata al patrono San Paolo, sorta sull’antica chiesa di Santa Sofia, con una pregevole facciata barocca. La Chiesa Madre è la Chiesa di San Nicolò, riccamente decorata in stile barocco nella trabeazione. Mentre la più antica della città è quella dell’Annunziata, ricostruita con uno stile maestoso dopo il terremoto del XVII secolo. In particolare custodisce un bell’altare di marmo intarsiato e ha un prezioso portale settecentesco di gusto barocco spagnoleggiante.

Altre chiese

Altre chiese degne di nota sono quella di San Michele e quella dell’Immacolata, dove si può ammirare la statua della Madonna col Bambino realizzata da Francesco Laurana. Non manca qualche museo interessante, come la Casa-museo di Antonino Uccello, che ha sede in un bel palazzo baronale di Via Machiavelli costruito nel Settecento. Antonino Uccello fu un antropologo e un poeta e dimostrò grande amore e interesse per le tradizioni siciliane. Che si impegnò sempre a valorizzare promuovendo mostre d’arte e studi incentrati sulla vita contadina. Da vedere anche il Museo dei Viaggiatori in Sicilia. Un moderno spazio espositivo diviso in quattro sezioni, una dedicata a splendide incisioni realizzate da illustri ospiti della regione. La seconda ricca di carte geografiche più o meno antiche. La terza contenente testi odeporici (ovvero antichi testi che riguardano i viaggi, dai diari di viaggio alle raccolte di notizie). E l’ultima consistente in uno spazio multimediale interattivo. Il museo comprende un’interessante biblioteca a tema.

Un pò di archeologia

Allontanandosi dal centro della moderna Palazzolo Acreide si scopre la zona archeologica, lungo la valle dell’Anapo, che comprende tra l’altro un pregevole Teatro Greco. Il teatro, probabilmente costruito nel II secolo a.C., era un punto nevralgico della vita politica acrense. Accanto ad esso sorgono le vestigia del Tempio di Afrodite e numerose latomie, ovvero cave di pietra usate per imprigionare schiavi di guerra o malfattori, talvolta anche come luoghi di sepoltura. Imperdibili i cosiddetti “Santoni”. Un ciclo di 12 bassorilievi incisi nella pietra calcarea che testimoniano il culto della dea Cibele. Ma intorno a Palazzolo Acreide ci sono anche aree naturalistiche di grande valore, ideali per chi ama i bei paesaggi e non teme le lunghe passeggiate all’aria aperta. Natura e cultura si fondono a Pantalica spettacolare necropoli situata lungo la Valle dell’Anapo che con le sue 5 mila tombe si classifica come più vasta del bacino mediterraneo.