Siracusa, oltre ad essere capoluogo di provincia è anche una città dalla storia millenaria che ha visto Romani e Bizantini, Arabi e Normanni, Svevi e Aragonesi scrivere la sua storia. Camminando per le strade di Siracusa preziose testimonianze rievocano, con forza, lo splendore della Magna Grecia e, passo dopo passo, accompagnano il visitatore nelle epoche successive che pure hanno avuto un forte impatto sulla storia di Siracusa. Nel Parco di Neapolis e nell’Isola di Ortigia, collegata da tre ponti alla terra ferma, si concentrano i monumenti di maggiore interesse.
La parte più antica di Siracusa, il centro storico più “storico” della città, è in realtà… un’isola! Ortigia è collegata alla terra ferma da due ponti, il Ponte Umbertino e il Ponte Santa Lucia. Qui, in un dedalo di viuzze, sorgono moltissimi dei monumenti e dei musei più importanti, oltre a tanti ristorantini e locali. Il quartiere da dove partire per scoprire la città, e quello dove tornare a fine giornata.
Fonte Aretusa: Aretusa era una ninfa (ovviamente) bellissima. Di lei si innamorò il dio Alfeo, figlio di Oceano che fuggita sull’isola di Ortigia, fu tramutata da Artemide in una fonte. La spiegazione “ufficiale” (ma meno affascinante) del perché possa esserci una fonte di acqua dolce a pochi metri dal mare riguarda particolarità della falda freatica locale… ma non importa. La fonte circolare è uno dei simboli di Siracusa, e vi crescono delle verdeggianti piante di papiro. (Ad Alfeo non andò poi così male: trasformato in un fiume in Grecia, percorre tutto il Mar Ionio per ricongiungersi ogni giorno all’amata ninfa-fonte).
Latomia del Paradiso e Orecchio di Dionisio: Le latomie erano cave di pietra utilizzate, nell’antichità, come prigioni: se ne trovano molte a Siracusa e dintorni, ma la più famosa è certamente quella detta del “Paradiso”, che ospita il famoso Orecchio di Dionisio, proprio sotto il Teatro Greco. Secondo la leggenda, fu scavata da Dionisio di Siracusa: grazie alla particolare forma della grotta, il crudele tiranno era in grado di ascoltare di nascosto i discorsi dei suoi nemici imprigionati… altro che cimici e microfoni! In effetti, la grotta vanta un’acustica eccezionale, e ogni suono ne risulta amplificato fino a 16 volte. Dunque… attenti a quel che dite!
Teatro Greco: Dove vedere una tragedia classica in un teatro antico? Ma al Teatro Greco di Siracusa, naturalmente. Costruito nel V secolo avanti Cristo, passato attraverso molte ristrutturazioni nei secoli successivi, il teatro è oggi il centro del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa, e una delle attrazioni più visitate della Sicilia. A lungo abbandonato in passato, nel corso dell’Ottocento affascinò i primi viaggiatori inglesi sbarcati in Italia per il loro “Grand Tour”, e fa rimanere a bocca aperta ancora oggi i loro nipoti.
Anfiteatro romano: A testimonianza delle molte culture passate per la Neapolis di Siracusa, non poteva mancare anche un anfiteatro romano, in parte scavato nella collina e in parte costruito con pietra locale estratta dalle latomie. Oggi, purtroppo, la parte superiore è mancante: all’epoca del suo massimo splendore, quello di Siracusa era il maggiore anfiteatro siciliano e uno dei più grandi in assoluto, secondo in Italia solo all’Arena di Verona.
Duomo di Siracusa: La storia greca di Siracusa viene sempre a galla: così, persino la più importante architettura religiosa della città, il Duomo, è stata in passato un tempio greco, dedicato alla dea Minerva. Collocato nella parte più elevata dell’isola di Ortigia, la Cattedrale metropolitana della Natività di Maria Santissima vanta una delle più belle facciate della Sicilia, progettata e completata nella prima metà del settecento in un misto di elementi barocchi e rococò. L’interno, più antico, ospita anche un bel crocefisso di epoca bizantina e un ricco tesoro.
Castello Maniace: Il periodo svevo è invece rappresentato, a Siracusa, dal Castello Maniace. Costruito sulla punta estrema dall’isola di Ortigia dall’imperatore Federico II di Svevia intorno al 1200, il castello doveva apparire come imprendibile e minaccioso ai nemici che arrivavano dal mare, o particolarmente desiderabile ai soldati di ritorno dalle Crociate. Oggi una passeggiata fra le torri e sui bastioni offre un’incredibile vista a quasi 360 gradi sul mare intorno alla città.
Spiaggia Arenella: Visitare templi e teatri sotto il sole può essere stancante: niente di meglio allora di una gita in spiaggia! Un’ottima scelta, se vi trovate a Siracusa o nei dintorni, è la spiaggia Arenella. È una spiaggia di morbida sabbia dorata, in una piccola baia. Il paesaggio è magnifico, si possono affittare sdraio e lettini, e si trova a soli 9 chilometri dal centro della città.
Ipogeo di piazza Duomo: Durante la seconda guerra mondiale, con la minaccia di essere bombardati, i siracusani scavarono un rifugio antiaereo sotto il Duomo, ampliando gli scavi di un’antica cava di pietra: l’Ipogeo di piazza Duomo è oggi visitabile (se non soffrite di claustrofobia). Le gallerie, che ospitano anche mostre temporanee, attraversano Ortigia come buchi in una forma di groviera: incontrerete una grande cisterna sotto il palazzo Arcivescovile e – d’un tratto – sbucherete alle mura della Marina, finalmente in salvo!